SPILBAR PIN “LUSÈRN”? GIOCHIAMO A “LUSERNA”?

Ecco la presentazione del nostro piccolo paese di minoranza linguistica...

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da Emanuele Politi

Personale tecnico

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Spilbar pin “Lusérn”? Giochiama a “Luserna”?

 

All’inizio dell’anno scolastico 2022-2023 ci siamo chiesti come avremmo potuto, con la classe V, presentare il nostro piccolo paese di minoranza linguistica ai ragazzi che incontreremo in gita.

Da questa esigenza è nata l’idea, o meglio il sogno, di creare un gioco da tavola. Non un gioco da tavola qualsiasi: conosciuto, semplice e intuitivo; un gioco che facesse riflettere, che creasse competizione ma anche collaborazione tra i partecipanti, che si potesse godere da soli o in squadra, un gioco nostro.

 

Durante il laboratorio manuale in lingua cimbra ci siamo quindi messi al lavoro: abbiamo creato una bozza della piantina di Luserna, individuando in essa quello che avremmo voluto raccontare del nostro paese, luoghi, riti, simboli che sono per noi importanti, identitari. 

In seguito sono iniziati i lavori di gruppo: ricerca storica nei libri pubblicati dai vari enti territoriali che ringraziamo per la costante disponibilità, e creazioni artistiche per creare un tabellone originale. 

 

La terza fase del progetto ha visto la collaborazione di Stefano Fabris, fotografo professionista che ci ha permesso di rendere il nostro progetto realtà: con lui abbiamo intrapreso un percorso nel mondo della fotografia. 

 

Con la sua collaborazione abbiamo creato un gioco nel gioco: durante la gita scolastica, con le polaroid alla mano abbiamo condotto una vera e propria caccia al tesoro per le vie di Luserna individuando a quali elementi appartenevano quei dettagli che lui aveva scovato per noi. Abbiamo imparato che la fotografia può raccontare molte cose: sempre diverse come diversi sono i nostri occhi che vedono il mondo e le nostre menti che lo immaginano.

 

Abbiamo costruito set fotografici e imparato i trucchetti della post produzione andando ad affinare tutto il materiale creato in classe e digitalizzandolo.

Divertendoci con gli acrostici abbiamo provato a sintetizzare nella parola “Luserna” quello che vorremmo succedesse a chi si mette in gioco, a chi prova a viaggiare con noi su questo grande tabellone. La lingua cimbra rappresenta una parte importante del nostro percorso e perciò abbiamo voluto rendere tutto perfettamente bilingue dando la possibilità anche a chi non la conosce di provare a giocare parlando il nostro antico idioma.

Toccando con mano il nostro prodotto ci siamo meravigliati di quanto abbiamo creato:

 “è un gioiellino” ci siamo detti, è prezioso, esteticamente bello, delicato e nasconde molte ore di studio e lavoro. Ora non ci resta solo che provarlo e divertirci!

 

Ka herbest habar geredet in klasse bia zo tüana zo kontara ünsar khumma lentle in khindarn bobar bartn khennen haür in djita: redante izta gebortet ditza spil. 

A naügez spil boda macht spiln di laüt in kompanja, lirnante appareppaz vodar stordja, vodar kultùr un vodar zung vo Lusérn.

An earstn habar ågeheft zo macha in tabelù pin beng von lånt, dena habar gesüacht acht bischtege sachandar zo kontara: dar baltprunn un ‘z pillele vodar Tetsch, di schual un di khirch nåmp in platz, dar alt Lusernarhof un di traditzion von Martzo au pa Ekk un ‘z Haus von Prükk un di Hüttn gianante au vodar Ris. Ma bar håm nèt gemak vorgèzzan in Sambinelo un in Basilisko, zboa stordje von balt boda soin khent hintargelatt vo ünsarn altn.

Balda iz gest allz boroatet, habar gearbater in kompanja pin auzgelirnate fotografo Stefano Fabris boda hatt gelirnt in khindarn bia ma sek di bèlt pittar fotografia, bia ma nützt di ordenje zo fotografara un bia ma tüat zo macha di arbat. Hèrta pit imen habar gelekk apòst attn komputer ünsar gåntza arbat.

In djita atz Lusérn habar gespilt zo venna di khlümman dettagli von haüsarn, boda lai dar Stefano hatt gehatt gevuntet, asò habar bidar geschauget un gedenkht di stordja von lånt.

An lestn habar gearbatet zo venna an djustn nåm vor ditza spil un z’ schraiba di istrutziong in peade di zungen. Est mabar lai khön:

 

…A guatz Spil!